Non raramente i nostri clienti giardinieri vengono chiamati a rifare con il prato in zolla porzioni di giardino in ombra. Non vi possono essere dubbi su quanto sia difficile mantenere un tappeto erboso di buona qualità in tali condizioni.
La scarsa luminosità dovuta alla presenza di alberi ed edifici nei nostri giardini è una delle cause di degrado più difficili da contrastare.
In tali condizioni il primo problema è la perdita di densità del tappeto erboso. In secondo luogo occorre sapere che l’erba perde di vigore e capacità di recupero.
Per questo motivo è necessario evitare il più possibile qualsiasi stress al tappeto erboso. Se in condizioni normali l’erba è in grado di recuperare un danno più o meno rapidamente semplicemente con una concimazione, con tagli frequenti e con una irrigazione regolare, all’ombra un danno subito può quasi sempre significare il dover intervenire con trasemine o addirittura rifacimenti. Non ci sono ricette speciali, la cosa essenziale è cercare di evitare al tappeto erboso qualsiasi causa di stress. Ciò non toglie che qualche accorgimento può essere utile. In sintesi:
– Ridurre al minimo il calpestamento, soprattutto con erba umida, in quanto l’ombra rende il tappeto poco resistente.
– Mantenere una altezza di taglio da 1 a 1,5 cm più alta dell’abituale.
– Possibilmente potare gli alberi per favorire la penetrazione della luce e la circolazione d’aria.
– Monitorare l’irrigazione con particolare attenzione: normalmente un tappeto erboso in ombra rimane più umido e richiede minore irrigazione del normale. Però sotto le chiome di grossi alberi, solo durante la stagione vegetativa, può verificarsi una forte concorrenza per l’acqua dovuta all’evapotraspirazione dell’albero. Potrebbe pertanto essere necessario differenziare l’irrigazione tra zone in ombra sotto grossi alberi e zone in ombra distanti dagli alberi (all’occorrenza anche con interventi manuali). Tenere anche presente che sotto le chiome non si forma rugiada in quanto l’irragiamento infrarosso del suolo è rimbalzato.
– Bagnare rigorosamente e solamente la mattina, in modo da favorire la rapida asciugatura delle foglie d’erba.
– La luce è elemento limitante la crescita, dunque anche le esigenze nutritive sono inferiori e di conseguenza si devono ridurre le dosi di concime; come nell’irrigazione occorre però valutare la concorrenza di grandi alberi che invecchiando tendono a portare le radici assorbenti molto vicino alla superficie del terreno.
– Preferire concimi ricchi di potassio perché tale elemento riduce l’acquosità dei tessuti fogliari (ad esempio titoli come 14-5-16, 15-5-15, nitrato di potassio).
– Eliminare prontamente le foglie cadute dagli alberi, possibilmente con un soffiatore, in modo da mantenere l’erba libera di ricevere il più possibile luce e aria, favorendo anche l’asciugatura del tappeto.
– Tenere monitorato il tappeto per bloccare prontamente l’insorgenza di malattie mediante l’applicazione di fungicidi.
– L’applicazione di erbicidi contro le infestanti non è mai totalmente selettiva ed un minimo di tossicità per il tappeto erboso va messa in conto; se possibile evitarne l’applicazone.
– Traseminare frequentemente per rimediare alla scarsa densità del tappeto: arieggiare con verticut, distribuire il seme e sabbiare leggermente. I periodi più favorevoli sono la primavera ed il mese di settembre, con terreno asciutto, altrimenti il verticut danneggia l’erba esistente.
– L’applicazione di regolatori di crescita come „Primo“ (trinexepac-ethil) è segnalata come possibile miglioramento di tappeti ebosi in ombra, stiamo facendo delle prove in proposito per verificarlo.
– Infine, nelle zone dove non si riescono ad ottenere risultati soddisfacenti, valutare soluzioni alternative: tra le tappezzanti sono valide la pervinca, la pachisandra, l’evonimus fortunei, le edere, alcune lonicere. Tra le perenni l’aquilegia, le hoste, la dicentra spectabilis.
Finalmente sono riuscita a capire perchè, anche dopo averle provate tutte, io non sia in grado di avere un bel prato nel mio giardino.
La mia è un’ombra di edifici, ma leggendo il vostro articolo c’è una spiegazione su come comportarsi nel caso in cui siano le piante a fare ombra..quindi la mia domanda è: c’è differenza tra ombra di edifici e ombra da piante?
Quale potrebbe essere la soluzione migliore per il mio giardino?
L’ombra di edifici è in genere meno problematica rispetto all’ombra sotto le chiome degli alberi. Di solito infatti l’ombra di edifici è un ombra luminosa, non c’è sole diretto ma c’è più luce rispetto alla superficie sottostante una chioma. Inoltre, il cielo è “visibile”, dunque la radiazione infrarossa proveniente dal suolo è libera di allontanarsi raffreddando il terreno. Ciò significa che si può formare la rugiada che invece è impedita sotto gli alberi, cosa che è di solito positiva (ad esclusione delle caldi notti d’estate in cui l’umidità può favorire malattie del tappeto erboso). Infine, la concorrenza degli alberi per l’assorbimento di acqua ed elementi nutritivi può essere molto forte in certi casi.
Detto questo, ribadiamo che l’ombra è negativa in tutti i casi, ma non sempre il degrado del tappeto è costante al diminuire della luminosità. Contano anche altri aspetti difficilmente valutabili, tra cui la circolazione d’aria che può essere impedita da ostacoli intorno al giardino.
Questo autunno devo seminare circa 4.000 mq di prato all’ombra sotto piante alte e ombrose.
Ho bisogno di sapere quale miscela si adatta di più, che resista alla siccità, necessiti di poca manutenzione e di pochi tagli all’anno.
La località o è Zerbolò in provincia di Pavia.
Ho bisogno di sapere prezzo, quanto ne serve per mq, pagamento e consegna.
Cordiali saluti Filippo Scamarda
La nostra azienda si occupa di produzione di tappeto in zolla. Sementi abbiamo solo quelle che utilizziamo per la produzione. Non esiste un miscuglio che si adatti davvero a condizioni di ombra severa. Potrebbe provare con un mix contenente una elevata percentuale di festuche fini, come Festuca rubra e festuca ovina, specie che noi non abbiamo. Festuca ovina si adatta anche ad essere rasata saltuariamente, in tal caso l’altezza di taglio deve però essere molto alta, 7-8 cm almeno.
Una soluzione a siepi parzialmente ombreggiate e pezzi terreno quasi sempre all’ombra, potrebbero essere degli specchi o dei cartoncini ricoperti di carta stagnola, in modo che la luce venga riflessa anche su queste parti più ombreggiate?
Grazie in anticipo!
Ci sembra una soluzione di non facile realizzazione in quanto ci vorrebbero specchi molto grandi, di superficie paragonabile a quella da illuminare e posti ad inclinazione ed orientamento variabili a seconda della posizione del sole. Forse, ma mancano esperienze nei giardini, le lampade artificiali simili a quelle impiegate in tutti gli stadi di alto livello potrebbero essere una soluzione più realizzabile. Al momento ci risulta che si impieghino lampade a incandescenza con consumi di elettricità elevati, ma si stanno sperimentando lampade a led che potrebbero rendere più accettabile la spesa.
Mi permettere di chiedere se basta la luce o serve che il prato sia “toccato” dal sole? Il mio è sotto dei tigli la cui chioma è, dal livello terra, oltre i 4 metri. Il Prato riceve la luce del sole diretta in pochi momenti della giornata.
Per quanto un’ombra luminosa sia meglio che niente qualsiasi tappeto erboso deve ricevere anche la luce diretta del sole.
ok grazie
Buonasera, vorrei rinverdire un giardinetto di circa 40 mq completamente a nord, ombreggiato dall’edificio e per metà perennemente all’ombra. Al momento l’erba quasi inesistente, c’è molto muschio. E’ possibile mettere un tappeto erboso o è meglio seminare ? voi producete tappeti anche per ombra? dove siete?
Non esiste un tappeto erboso in grado di vivere in completa ombra. Le consigliamo di valutare altre specie tappezzanti come Vinca minor, Pachysandra terminalis, edera.
Buongiorno,
il mio giardino in inverno è completamente in ombra, h24, c’è un elevata quantità di lombrichi essendo poco drenante e il prato scompare lasciando spazio al fango.
c’è qualche possibilità ?
In condizioni di ombra totale non ci sono possibilità di sopravvivenza per un tappeto erboso di graminacee.