E’ noto a tutti i giardinieri quanto una corretta preparazione del terreno sia essenziale per la durata negli anni di un tappeto erboso di buona qualità. In alcune situazioni, terreni costipati dal passaggio di mezzi meccanici o con abbondanza di particelle fini (limo o argilla), l’acqua piovana o di irrigazione fatica a penetrare e gli eccessi rimangono negli strati superficiali o addirrittura sopra la superficie.
Nella costruzione di un giardino occorre sempre modellare la superficie in modo che l’acqua non ristagni ma possa scorrere via. Bisogna in sostanza evitare che rimangano conche ed avvallamenti senza uscita. Quando è necessario portare terra è bene sceglierne una ricca di sabbia o impiegare sabbia pura da mischiare eventualmente al terreno presente. I vantaggi di una migliore ossigenazione delle radici saranno evidenti sia per il tappeto erboso che per le altre piante del giardino.
In alcuni casi, come in questo giardino milanese in cui siamo intervenuti nei giorni scorsi, si arriva alla necessità di costruire un drenaggio sotterraneo con lo scavo di trincee sul cui fondo si pone un tubo microforato circondato da ghiaia. Queste “vie drenanti” noi preferiamo avvolgerle da tessuto non tessuto per tenerle separate dal terreno circostante in modo da essere sicuri che il sistema rimanga in efficienza anche dopo molti anni. La necessità dell’intervento si è resa evidente da un ristagno notevole anche dopo piogge minime. Cominciando a scavare avevamo messo in conto la possibilità di trovare perdite in tubi sotterranei, invece abbiamo trovato uno strato di argilla grigia che impediva il passaggio dell’acqua. Da lì la decisione di drenare con tubi microforati a raggiera posizionati in leggera pendenza verso un pozzo disperdente a profondità maggiore dello strato di argilla impermeabile.